Analisi e articoli più recenti

Non è stato un accordo: è stato un crimine

di Alan M. Dershowitz  •  2 febbraio 2025

La decisione del governo israeliano di fare importanti concessioni ai rapitori di Hamas non dovrebbe mai essere definita un "accordo". È stata un'estorsione. Lo definireste un accordo se qualcuno rapisse vostro figlio e voi "accettaste" di pagare un riscatto per riaverlo indietro? Ovviamente, no. Il rapimento è stato un crimine. E la richiesta estorsiva un ulteriore reato. Nella foto: un terrorista di Hamas tiene in braccio due dei tanti bambini israeliani che Hamas ha assassinato, rapito e portato come prigionieri nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023. (Fonte dell'immagine: Hamas/X [Twitter])

La decisione del governo israeliano di fare importanti concessioni ai rapitori di Hamas non dovrebbe mai essere definita un "accordo". È stata un'estorsione. Lo definireste un accordo se qualcuno rapisse vostro figlio e voi "accettaste" di pagare un riscatto per riaverlo indietro? Ovviamente, no. Il rapimento è stato un crimine. E la richiesta estorsiva un ulteriore reato.

Pertanto, la descrizione corretta di ciò che è accaduto è che Israele, su pressione degli Stati Uniti, ha ceduto alle richieste illegittime ed estorsive di Hamas, considerandole l'unico modo per salvare le vite dei bambini rapiti, delle madri e di altri ostaggi innocenti, per lo più civili.

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In che modo i leader arabi israeliani tradiscono il loro stesso popolo

di Khaled Abu Toameh  •  26 gennaio 2025

Sebbene gli atteggiamenti degli arabi israeliani nei confronti di Israele siano incoraggianti, alcuni dei loro leader continuano ad agire contro gli interessi del loro stesso popolo. Questi leader, tra cui gli attuali ed ex membri della Knesset israeliana (Parlamento), approfittano da tempo del sistema democratico del Paese per impegnarsi in una retorica anti-israeliana, causando enormi danni ai loro stessi elettori. Nella foto: i membri arabi israeliani della Knesset, Ayman Odeh (a sinistra nella foto), Ahmad Tibi (a destra) e Aida Touma-Suleiman nell'aula della Knesset, a Gerusalemme, il 10 luglio 2023. (Foto di Menahem Kahana/AFP via Getty Images)

Il gruppo terroristico palestinese Hamas, sostenuto dall'Iran, cerca da tempo di scatenare una guerra civile tra i cittadini arabi ed ebrei di Israele. Negli ultimi anni, Hamas ha invitato i due milioni di cittadini arabi di Israele a ribellarsi contro il proprio Paese e ad unirsi al jihad contro lo Stato ebraico.

I tentativi di Hamas hanno avuto un parziale successo nel maggio 2021, quando alcuni arabi hanno attaccato i loro vicini ebrei. Gli assalti si sono verificati in concomitanza con un'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. L'operazione era stata avviata in risposta ai razzi lanciati da Hamas e da altri gruppi terroristici palestinesi contro Israele. Fortunatamente, la violenza scoppiata nel 2021 si è conclusa rapidamente.

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Il "dibattito" distorto delle élites culturali tedesche su Israele

di Gerald M. Steinberg  •  24 gennaio 2025

Klaus Biesenbach, direttore della Neues Nationalgalerie, è stato di recente zittito quando ha tentato di prendere le distanze dalle dichiarazioni anti-israeliane fatte dalla fotografa e attivista politica americana Nan Goldin in un discorso tenuto nel museo. Nella foto: Biesenbach parla a Berlino, il 9 febbraio 2024. (Foto di Stefanie Loos/AFP via Getty Images)

Il 22 novembre 2024, presso la Neues Nationalgalerie di Berlino, la fotografa e attivista politica americana Nan Goldin ha chiesto: "Perché non posso parlare, Germania?" Senza apparentemente alcun senso dell'ironia, lo ha fatto dietro a un leggio di fronte a un vasto pubblico, con numerosi telefoni puntati addosso, in occasione dell'inaugurazione della sua retrospettiva, intitolata "This will not end well". L'argomento del discorso non era il suo portfolio artistico, ma piuttosto il suo programma politico su Israele.

Un pubblico entusiasta ha applaudito la sua rabbia e l'indignazione per il "genocidio" a Gaza e in Libano, e la sua immorale equiparazione tra la popolazione palestinese dopo le atrocità del 7 ottobre e i pogrom contro gli ebrei sotto l'Impero russo. La falsa affermazione di Goldin secondo cui "l'antisionismo non ha nulla a che fare con l'antirazzismo" è stata seguita da forti slogan di apprezzamento e da applausi.

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Papa Francesco viola l'insegnamento cattolico rendendo falsa testimonianza contro Israele

di Alan M. Dershowitz  •  19 gennaio 2025

Con un'azione che contrasta con la Bibbia cristiana, il Vaticano ha di recente allestito un presepe in cui Gesù bambino è stato adagiato nella mangiatoia su una kefiah, accettando così la falsa narrazione palestinese secondo cui Gesù era palestinese e non ebreo. Nella foto: Papa Francesco guarda la "Natività di Betlemme 2024" in Piazza San Pietro, in Vaticano, il 7 dicembre 2024. (Foto di Andreas Solaro/AFP via Getty Images)

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il Vaticano ha cercato con tutte le proprie forze di rimediare a secoli di attacchi al popolo ebraico, tra cui le Crociate, l'Inquisizione, i pogrom istigati dai preti e le affermazioni teologiche secondo cui gli ebrei avrebbero ucciso Gesù. La complicità del Vaticano nel genocidio durante la Seconda Guerra Mondiale assunse la forma del rifiuto da parte di Papa Pio XII di creare una "crisi di coscienza" tra i cattolici tedeschi, vietando loro di partecipare alla strage degli ebrei.

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Europa: La caduta del Sacro Impero delle Energie Rinnovabili

di Drieu Godefridi  •  6 gennaio 2025

La dipendenza da fonti energetiche inaffidabili (eolica, solare), unita al frettoloso abbandono dell'energia nucleare, ha reso l'energia elettrica della Germania la più costosa d'Europa, compromettendo l'autonomia energetica del Paese, e in definitiva quella del continente. Nella foto: un impianto fotovoltaico gestito dalla multinazionale dell'energia RWE, presso la miniera di lignite a cielo aperto di Hambacher Forst, vicino a Elsdorf, in Germania, fotografato il 12 novembre 2024. (Foto di Ina Fassbender/AFP via Getty Images)

La produzione di energia solare ed eolica diminuisce drasticamente in caso di condizioni meteorologiche avverse. Ciò accade ogni anno. Tuttavia, questa situazione ha ora ripercussioni economiche e ambientali di vasta portata, rivelando i difetti di una politica energetica basata sulle energie rinnovabili intermittenti. Perché la Germania, pur avendo una delle più alte emissioni di carbonio, oggi è il maggior consumatore di energia elettrica in Europa? Come ha fatto il Paese a perdere la sua autonomia energetica?

Negli ultimi quindici anni, la Germania ha investito massicciamente nell'energia solare e in quella eolica, sabotando al contempo le proprie centrali nucleari. Nel 2023, le energie rinnovabili rappresentavano il 55 per cento della produzione di elettricità del Paese. Nel 2022, erano solo il 48 per cento.

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Il vaso di Pandora scoperchiato: il boicottaggio del genio ebraico

di Nils A. Haug  •  4 gennaio 2025

Gli appelli odierni in Occidente a boicottare israeliani ed ebrei sono sistematici e denotano un programma aggressivo diffuso a livello globale per cancellare l'influenza ebraica nel mondo accademico, scientifico, tecnologico e culturale. La vera spiegazione di queste iniziative di boicottaggio, sembra essere l'odio radicato per gli ebrei presente in varie società occidentali. Nella foto: membri delle SA e delle SS naziste a Berlino incollano un adesivo su un negozio di ebrei, invitando i tedeschi a boicottare le attività commerciali ebraiche, il 1° aprile 1933. (Foto di Hulton Archive/Getty Images)

Nel novembre 2024, alquanto velatamente, ad Ayelet Shaked, ex ministro della Giustizia israeliano, è stato negato il permesso di entrare in Australia per partecipare a una conferenza in cui si discuteva degli attuali avvenimenti in Medio Oriente. La conferenza era ospitata dall'Australia Israel & Jewish Affairs Council (AIJAC) e intendeva essere un evento della comunità ebraica.

Colin Rubenstein, direttore esecutivo dell'AIJAC, ha denunciato il rifiuto del visto, negato senza che ne sia stata resa nota la ragione, da parte del ministro degli Interni australiano Tony Burke. Secondo Rubenstein, "la decisione di negare la concessione di un visto a (...) Shaked con la motivazione che avrebbe diffamato gli australiani e incitato alla discordia la comunità è un vergognoso atto di ostilità nei confronti di un alleato democratico".

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"Nessuno ne parla": i terroristi jihadisti continuano a devastare l'Africa

di Uzay Bulut  •  29 dicembre 2024

Ciad, Libia, Sudan, Repubblica Centrafricana, Camerun, Nigeria e Niger sono tutti alle prese con insurrezioni jihadiste. La guerra civile ha spinti circa 700 mila rifugiati in Ciad, creando una crisi umanitaria e ostacolando gli scambi commerciali tra i due Paesi. Nella foto: il campo profughi di Ourang ad Adre, in Ciad, abitato da rifugiati fuggiti dalla guerra civile in Sudan, fotografato il 7 dicembre 2023. (Foto di Denis Sassou Gueipeur/AFP via Getty Images)

Mentre gran parte dei media mondiali e dei gruppi per i diritti umani si concentrano sulla guerra condotta contro Israele dall'Iran e dai suoi proxy (Hamas, Hezbollah e gli Houthi), i terroristi jihadisti islamici continuano a devastare l'Africa.

Almeno 40 soldati ciadiani sono stati uccisi in un attacco terroristico avvenuto il 26-27 ottobre in una base militare nella Regione dei Laghi del Ciad, secondo una dichiarazione del governo che ha attribuito l'attacco al gruppo jihadista Boko Haram. E la Reuters ha aggiunto:

"Il Ciad è un alleato importante per le forze francesi e statunitensi che mirano a combattere i jihadisti nel Sahel, diventato l'epicentro del terrorismo globale e sotto attacco da parte di fazioni fedeli ad al-Qaeda e allo Stato islamico".

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Incoraggiare il popolo iraniano che cerca il cambiamento e la libertà

di Majid Rafizadeh  •  15 dicembre 2024

Negli ultimi anni, gli iraniani hanno avviato innumerevoli rivolte, ciascuna piena di speranza e coraggio, solo per incontrare la violenta repressione del regime e, soprattutto, l'indifferenza dall'estero. Ogni ondata di proteste ha visto le forze di sicurezza uccidere migliaia di manifestanti e imprigionarne e torturarne molti altri. È giunto il momento che le nazioni occidentali prendano una vera posizione. Nella foto: Poliziotti iraniani inseguono i manifestanti anti-regime e li picchiano con i manganelli, a Teheran, il 19 settembre 2022. (Foto di AFP via Getty Images)

Per decenni, il coraggioso popolo iraniano si è ribellato più volte, chiedendo un futuro libero dall'oppressione e dal regime autoritario.

Negli ultimi anni, gli iraniani hanno avviato innumerevoli rivolte, ciascuna piena di speranza e coraggio, solo per incontrare la violenta repressione del regime e, soprattutto, l'indifferenza dall'estero. Ogni ondata di proteste ha visto le forze di sicurezza uccidere migliaia di manifestanti e imprigionarne e torturarne molti altri. Questi movimenti hanno dimostrato la forza della determinazione del popolo iraniano, ma nonostante le loro grida di libertà, il sostegno dell'Occidente agli ideali della democrazia, in genere soltanto a parole, è rimasto purtroppo tiepido.

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Folle Gran Bretagna: bambini di nove anni indagati dalla polizia per incidenti d'odio non criminali

di Robert Williams  •  12 dicembre 2024

Il Regno Unito mainstream potrebbe finalmente rendersi conto di aver eletto un governo totalitario che sembra sempre più comportarsi come il Partito Comunista Cinese. Bambini di appena nove anni sono attualmente indagati dalla polizia per incidenti d'odio non criminali. (Foto di iStock/Getty Images)

Il Regno Unito mainstream potrebbe finalmente rendersi conto di aver eletto un governo totalitario che sembra sempre più comportarsi come il Partito Comunista Cinese.

Bambini di appena nove anni sono attualmente indagati dalla polizia per incidenti d'odio non criminali. Secondo il Daily Mail:

"Un bambino di nove anni è tra i più giovani indagati dalla polizia per incidenti d'odio. (...) Gli agenti hanno registrato due episodi, uno a carico del bambino, il quale ha dato del "ritardato" a un compagno di scuola elementare, e un secondo a carico di due alunne che hanno detto che un altro scolaro puzzava "di pesce". Il Times ha scoperto, attraverso una richiesta fatta alle forze di polizia di avere libero accesso alle informazioni, che questi minori rientrano tra i numerosi casi di bambini considerati dalla polizia autori di incidenti d'odio non criminali (NCHI).

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Il nuovo asse dei tiranni contro l'Occidente: un potente scontro fra titani

di Nils A. Haug  •  8 dicembre 2024

Guidato da ideologie disparate, l'asse comprende la Russia, con mire imperialiste su vaste regioni, slave e non; la Cina, con il desiderio di dominare il mondo; l'Iran, che aspira a un califfato islamico globale; e, in misura minore, la Corea del Nord, chiaramente intenzionata a impadronirsi della penisola coreana, tanto per cominciare. Nella foto: il presidente russo Vladimir Putin incontra il presidente iraniano Masoud Pezeshkian al summit BRICS tenutosi a Kazan, in Russia, il 23 ottobre 2024. (Foto di Maxim Shemetov/Pool/AFP via Getty Images)

L'instabile ordine politico mondiale riflette attualmente uno scontro tra un asse di dittature egemoniche, che ostentano la loro crescente potenza militare, e un'alleanza di nazioni occidentali, tra cui Israele, l'unico partner democratico dell'Occidente in Medio Oriente.

Guidato da ideologie disparate, l'asse comprende la Russia, con mire imperialiste su vaste regioni, slave e non; la Cina, con il desiderio di dominare il mondo; l'Iran, che aspira a un califfato islamico globale; e, in misura minore, la Corea del Nord, chiaramente intenzionata a impadronirsi della penisola coreana, tanto per cominciare.

La ragione delle azioni dell'asse sembra essere il desiderio di un nuovo ordine mondiale con loro stessi al timone. Sembrano credere che, grazie al loro sforzo congiunto, la leadership globale unipolare dell'America nella sfera politica, economica e militare possa essere rovesciata.

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Libano: Enormi "siti militari sotterranei"

di Bassam Tawil  •  24 novembre 2024

I tunnel di Hezbollah in Libano facilitano il movimento di equipaggiamento pesante, missili e caccia, e alcuni consentono persino il lancio di missili dal loro interno. Molti dei cunicoli si trovano sotto infrastrutture civili e aree popolate, utilizzando la popolazione civile come scudi umani per le attività di Hezbollah. Nella foto: soldati israeliani su un pozzo che conduce a un tunnel di Hezbollah vicino a Naqoura, in Libano, il 13 ottobre 2024. (Foto di Amir Levy/Getty Images)

L'organizzazione terroristica Hezbollah, sostenuta dall'Iran, come parte dei suoi preparativi per la guerra con Israele, ha trascorso gli ultimi 15 anni a costruire una vasta rete di tunnel in Libano. Alcuni di questi tunnel avrebbero dovuto essere utilizzati per invadere Israele e compiere atrocità contro gli israeliani, come quelle commesse da Hamas, un altro proxy del terrore iraniano, il 7 ottobre 2023.

In un momento in cui il Libano si è trovato a far fronte a una grave situazione finanziaria, Hezbollah ha investito centinaia di milioni di dollari nella costruzione dei tunnel. Nel 2022, la Reuters riportava:

"Il Libano è alle prese con una profonda crisi economica dopo che i governi che si sono succeduti hanno accumulato debiti a seguito della guerra civile [durata quindici anni] dal 1975 al 1990, senza ottenere grandi risultati dalle loro spese eccessive.

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Il problema tedesco dell'Europa

di Drieu Godefridi  •  17 novembre 2024

Il Partito Popolare Europeo (PPE), il più grande gruppo politico del Parlamento Europeo, di cui la CDU fa parte, ha nominato Ursula von der Leyen a capo della Commissione Europea. Sotto la sua guida dell'Unione Europea, l'economia sta crollando, l'industria sta scomparendo e l'islamismo sta proliferando. A quanto pare, tutto ciò non ha importanza perché gli europei hanno il Santo Graal: la "transizione energetica" verso un'Europa a zero emissioni di carbonio e più regolamenti di tutte le altre civiltà messe insieme. Nella foto: Von der Leyen al Parlamento Europeo, a Strasburgo, in Francia, il 18 luglio 2024. (Foto di Frederick Florin/AFP via Getty Images)

Oggi, la Germania abbraccia le ideologie "green" e di una società a zero emissioni di carbonio, una società che non emette più CO2. I tedeschi sembrano prendere sul serio un'ideologia; sembrano prendere sul serio ogni cosa. Una volta che aderiscono a un'ideologia, potrebbe essere difficile far loro cambiare idea.

È così che la cancelliera Angela Merkel è arrivata al potere (dal 2005 al 2021). Molti dimenticano che non è emersa dall'estrema Sinistra verde, anche se a giudicare dal suo curriculum, si potrebbe pensare di sì. Proveniva, infatti, dalla CDU/CSU, il partito di "Centrodestra" tedesco.

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Le milizie islamiche nella Repubblica Centrafricana

di Uzay Bulut  •  10 novembre 2024

La Repubblica Centrafricana è un tragico caso di ciò che accade quando i radicali islamici prendono il controllo di una nazione. Nella foto: un ragazzo sul dorso di un asino carico, in un villaggio rurale nella prefettura di Vakaga, vicino a Birao, l'11 agosto 2024. (Foto di Amaury Falt-Brown/AFP via Getty Images)

La Repubblica Centrafricana è un tragico caso di ciò che accade quando i radicali islamici prendono il controllo di una nazione.

Gran parte della comunità internazionale, dei gruppi per i diritti umani e dei media lo hanno ignorato, ma la Repubblica Centrafricana (RCA) è alle prese con una guerra in corso scatenata da Seleka, un'alleanza di milizie islamiche che combatte contro il governo cristiano e ufficialmente laico del Paese.

La maggior parte del Paese è oggi occupata da gruppi armati (i cui membri sono autoctoni o provengono dall'estero), tutti ritenuti responsabili di violazioni dei diritti umani.

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La nuova industria della tortura in Pakistan, Arabia Saudita, Cina e India: rapimenti, percosse e morte

di Raymond Ibrahim  •  5 novembre 2024

"Dovresti farti i fatti tuoi. (...) Non dovresti intrometterti negli affari del Pakistan (...) ce la prenderemo con tuo fratello e sarai tu il responsabile." – "Hamza" in una telefonata a Salman Shabbir, un cittadino australiano di origine pakistana che promuove la riforma democratica in Pakistan. Il fratello di Shabbir era stato portato in prigione, il che confermava che i rapitori e i torturatori di suo fratello erano agenti dello Stato, molto probabilmente della famigerata Inter-Services Intelligence (ISI). (Immagine di iStock/Getty Images)

La "repressione transnazionale" è una pratica poco conosciuta che si riferisce alla pressione esercitata da un governo, attraverso mezzi illegali o violenti, per mettere a tacere i cittadini espatriati di altre nazioni, sempre più spesso quelli che vivono in Occidente.

Un recente report, basato sulla registrazione audio di un agente dello Stato pakistano che cercava di reprimere a livello transnazionale un espatriato pakistano che viveva in Australia, e scritto a quattro mani per Drop Site News da Ryan Grim e Murtaza Hussain, denuncia tale pratica affermando che si parla di "repressione transnazionale" quando:

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Il blocco di Taiwan da parte della Cina: un irrefrenabile impulso alla guerra

di Gordon G. Chang  •  2 novembre 2024

Il 22 ottobre, la Cina ha condotto esercitazioni a fuoco vivo nello Stretto di Taiwan. La mossa bellicosa fa seguito a un blocco simulato di Taiwan di 13 ore, lanciato il 14 e il 15 ottobre. L'Esercito Popolare di Liberazione, nelle esercitazioni congiunte Sword-2024B, ha impiegato un record di 153 aerei e 26 navi, tra cui la Liaoning, una delle tre portaerei del Paese. Nella foto: marinai e jet da combattimento sul ponte della Liaoning nel Mar Giallo vicino a Qingdao, nella provincia orientale cinese dello Shandong, il 23 aprile 2019. (Foto di Mark Schiefelbein/AFP via Getty Images)

Il 22 ottobre, la Cina ha condotto esercitazioni a fuoco vivo nello Stretto di Taiwan.

La mossa bellicosa fa seguito a un blocco simulato di Taiwan di 13 ore, andato in scena il 14 e 15 ottobre. L'Esercito Popolare di Liberazione, nell'esercitazione interforze denominata Sword-2024B, ha impiegato 153 aerei e 26 navi, tra cui la Liaoning, una delle tre portaerei del Paese.

Anche la Guardia Costiera cinese ha preso parte all'imponente esercitazione, effettuando, come ha rilevato l'Economist, un pattugliamento "senza precedenti" attorno all'isola principale di Taiwan.

L'esercitazione, secondo la Guardia Costiera cinese, è stata "un'azione pratica per controllare l'isola di Taiwan in conformità con la legge basata sul principio della Cina unica".

Le zone di esercitazione annunciate per la Joint Sword-2024B si trovano a sole 24 miglia nautiche dalla costa taiwanesi, più vicine rispetto alle zone delle esercitazioni precedenti.

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