Appena un mese dopo le elezioni politiche, il nuovo governo laburista sta trascinando la Gran Bretagna in un grave conflitto civile, distruggendo al contempo quel poco che resta delle libertà britanniche, in particolare la libertà di espressione.
Il figlio adolescente di una famiglia di immigrati ruandesi ha accoltellato a morte tre bambine che frequentavano un corso di danza sulle note della popstar americana Taylor Swift, a Southport, una città vicino a Liverpool, il 29 luglio scorso. Il triplice omicidio ha scatenato proteste e rivolte da parte dei britannici che a quanto pare ne hanno abbastanza di come stanno le cose.
Il giorno dopo le prime proteste, il premier britannico Keir Starmer ha tenuto un discorso in cui ha a malapena menzionato le bambine assassinate, definendo però i manifestanti "teppisti di estrema Destra" provenienti dalla periferia di Southport per fomentare disordini. In tal modo ha liquidato tutte le preoccupazioni della maggioranza dei cittadini britannici e i loro timori per l'immigrazione di massa che sta mettendo a rischio la sicurezza dei loro figli, delle loro famiglie e delle loro comunità. Incredibilmente, il primo atto di Starmer dopo gli omicidi non è stato, come ci si poteva aspettare, quello di affrontare le preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini britannici, ma di stanziare fondi per la nuova sicurezza di emergenza per le moschee.
Secondo Starmer:
"Una banda di teppisti, è salita su treni e autobus, si è recata in una comunità che non è la loro. (...) E poi ha iniziato a lanciare mattoni contro gli agenti di polizia. (...) Che sia a Southport, a Londra o Hartlepool (...) Queste persone stanno mostrando al nostro Paese esattamente chi sono. Le moschee sono prese di mira perché sono moschee. Petardi sono stati lanciati contro la statua di Winston Churchill. Un saluto nazista al Cenotafio".
Starmer ha aggiunto che sta creando una unità speciale contro i crimini violenti, preposta a combattere, indovinate chi? I manifestanti:
"Ed è per questo che ho appena avuto una riunione con i vertici della polizia e delle forze dell'ordine. (...) Perché diciamolo chiaramente: non è una protesta; non è legittimo; è un crimine. (...) Porremo fine a tutto questo. (...) Una risposta sia alla sfida immediata, che è ovviamente guidata dall'odio di estrema Destra. (...) E quindi, a tal fine, posso annunciare oggi che, a seguito di questo incontro, istituiremo una capacità nazionale, tra le forze di polizia, per contrastare i disordini violenti".
Per non sprecare la crisi il premier ha anche annunciato che il governo incrementerà l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale:
"Questi teppisti sono mobili. Si spostano da una comunità all'altra e noi dobbiamo avere una risposta della polizia che possa fare lo stesso. (...) Estendere l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale (...) misure preventive: il comportamento criminale impone di limitare i loro movimenti prima ancora che possano salire su un treno".
Starmer avrebbe potuto fermare i manifestanti sul nascere prestando ascolto, e facendo fronte, alle preoccupazioni della gente "comune" sulla scia degli omicidi. Ha preferito invece etichettarli come "teppisti di estrema Destra", cosa che ha infiammato l'intero Paese, con proteste e rivolte che si sono diffuse da Southport ad altre città. La polizia ha ulteriormente esacerbato la situazione aizzando i suoi cani contro manifestanti innocui, arrestandone molti e ammanettando una donna di 73 anni portatrice di pacemaker che non era mai stata arrestata prima, colpevole solo di aver protestato pacificamente contro l'uccisione di tre ragazzine.
"Ho 73 anni e sono qui a causa delle bambine che sono morte e per questo mi hanno arrestato", ha dichiarato la donna, circondata dalla polizia antisommossa.
A Plymouth, secondo una fonte giornalistica, mentre estremisti di Sinistra erano intenti a vandalizzare una chiesa, prendendo pietre dal muro per lanciarle contro i manifestanti, la polizia non ha provveduto ad arrestare gli estremisti, ma ha pensato bene di picchiare i manifestanti.
Reprimendo senza indugio le tristi vestigia della libertà di espressione britannica, il direttore della Pubblica Accusa di Inghilterra e Galles, Stephen Parkinson, ha ammonito destando sconcerto che condividere e ritwittare materiale online delle rivolte è un grave reato che porterebbe all'arresto. "Abbiamo agenti di polizia specializzati che setacciano i social media alla ricerca di questo materiale, per poi procedere all'arresto", ha affermato Parkinson.
Più o meno nello stesso periodo, la polizia di Northampton ha scritto su X di aver "ricevuto segnalazioni di un crimine d'odio in merito a un post pubblicato sui social media" e in risposta ha arrestato una donna di 41 anni "perché sospettata di incitamento all'odio razziale".
Pertanto, ritwittare post su X ora fa finire in prigione. Ma un musulmano che brandisce un fucile d'assalto AK-47 sui social media, mentre minaccia di far saltare la testa alla gente, è verosimilmente accettabile. Altrettanto accettabili, a quanto pare, sono gli estremisti musulmani che promettono sui social media che tutti i sostenitori della "English Defense League" (un gruppo anti-islamico che è stato sciolto circa un decennio fa) che si presenteranno a Walthamstow, a nord-est di Londra, verranno uccisi e i loro corpi "spariranno" nei boschi. In effetti, musulmani e membri della Sinistra radicale si sono mobilitati a Walthamstow, tra le voci di una protesta contro l'immigrazione di massa che non ha avuto luogo, sventolando bandiere palestinesi. La folla ha esultano quando il consigliere laburista locale Ricky Jones ha tenuto un discorso in cui auspicava l'uccisione dei cittadini britannici contrari all'immigrazione di massa.
"Sono dei ripugnanti fascisti e dobbiamo tagliargli la gola ed eliminarli tutti", ha affermato. Dopo che il video è circolato online, alla fine la polizia non ha avuto altra scelta che arrestare Jones.
Peter Kyle, segretario di Stato per la Scienza, l'Innovazione e la Tecnologia, ha convocato i rappresentanti dei giganti dei social media e ha chiesto loro di porre un freno agli utenti che si discostano dalla narrazione del governo.
"Spero che le piattaforme garantiscano che coloro che cercano di diffondere l'odio online non vengano agevolati e non abbiano nessun posto dove nascondersi" ha dichiarato Kyle. Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), è stato condannato dal governo britannico per aver affermato che il Regno Unito si stava dirigendo verso una guerra civile.
Nel giro di pochi giorni, l'unità speciale potenziata di Starmer è riuscita ad arrestare, processare e condannare a tre anni di prigione un rivoltoso britannico per aver preso a pugni un agente di polizia. Tuttavia, l'assassino delle tre ragazze di Southport, Axel Rudakubana, verrà processato solo l'anno prossimo, mentre le vittime di stupro nel Regno Unito, compresi i bambini piccoli, aspettano in media 358 giorni prima che i loro stupratori vengano processati.
La polizia ha programmato delle "irruzioni all'alba" a casa dei manifestanti dopo aver "esaminato migliaia di ore di filmati per identificare le persone coinvolte in comportamenti violenti".
Ciò che la polizia non ha fatto è stato arrestare le bande di uomini musulmani armati che sono scesi in piazza in tutte le città britanniche. A Birmingham, Bolton e Middlesbrough, membri della "Muslim Patrol" (la Pattuglia musulmana) hanno picchiato i bianchi presenti, accusandoli di far parte delle proteste contro l'immigrazione di massa. A Sheffield, musulmani armati di machete vagavano per le strade alla ricerca di persone bianche di "estrema Destra" da attaccare.
A Birmingham, la seconda città più grande del Regno Unito, bande musulmane armate di spade sono andate a caccia di dimostranti bianchi, senza nessun poliziotto in vista. Una reporter di Sky News è stata costretta a interrompere la diretta dopo che un uomo mascherato le si è avvicinato al grido "Palestina libera!" mentre altri uomini intorno a lei simulavano di impugnare un'arma da fuoco con le mani. Alcune bande hanno aggredito violentemente un uomo innocente, picchiandolo dopo averlo buttato a terra davanti a un pub di Birmingham in cui era entrato casualmente. Hanno inoltre bloccato le strade e attaccato le auto, dopo averle controllate per vedere se c'erano dei bianchi all'interno. Ma dei poliziotti nessuna ombra.
Ma perché non era presente la polizia? Quando alla polizia della contea di West Midlands è stato chiesto perché non avesse fatto nulla contro "numerose persone armate con vari tipi di armi" (bande musulmane) a Birmingham, la risposta è stata che alle comunità musulmane era stato consentito di "svolgere l'attività di polizia di propria iniziativa".
Il sovrintendente della polizia della contea di West Midlands Emlyn Richards ha affermato:
"Abbiamo rapporti commerciali e comunitari davvero forti [con le comunità musulmane] (...) abbiamo avuto l'opportunità di incontrare i leader della comunità [musulmana], incontrare i leader commerciali [musulmani] (...) per capire in qualche modo lo stile di polizia che dovevamo adottare. (...) Quindi sapevamo che ci sarebbero state molte persone a quella contro-protesta, sapevamo chi era la stragrande maggioranza di quelle persone".
Richards ha poi rilevato che i contro-manifestanti (le bande musulmane) avevano "buone intenzioni" e che solo "una piccola minoranza" di persone aveva intenzione di "commettere crimini, provocare disordini o seminare paura nelle nostre comunità".
Stranamente, la polizia britannica non ha riconosciuto le "buone intenzioni" di coloro che protestavano contro gli omicidi di Southport e che solo "una piccola minoranza" era stata coinvolta in violenze e rivolte contro la polizia, contro gli hotel che ospitavano migranti illegali e le moschee.
E poi Richards conclude dicendo:
"Quello che abbiamo visto è stata una risposta da parte delle nostre comunità [musulmane] che hanno cercato in un certo senso di assicurarsi che ciò fosse controllato anche al loro interno e di dissuadere le persone dal prendere parte a quei disordini".
Il che tradotto significa che vaste aree del Regno Unito sono state interdette, ossia quelle in cui la polizia non ha più autorità.
Contrariamente a quanto affermato dalla polizia, i musulmani "anziani" sembravano incitare i membri della loro comunità di Birmingham, dicendo loro di "proteggere la casa di Allah" dalla "estrema Destra" e comunicando a Starmer che erano perfettamente in grado di "difendersi".
"Se ce lo chiedono ci difenderemo. Non ce ne vergogniamo, inshallah, e diremo apertamente il takbir ["Allahu Akbar!", "Dio è il più grande!"] ogni volta che ne avremo voglia", ha detto un anziano musulmano alla folla che continuava a gridare "Allahu Akbar!" Una minaccia?
Non secondo il capo della polizia della contea di West Midlands, che ha diffuso un messaggio video rivolto ai musulmani della regione, salutandoli con deferenza con "Salam Alaykum", rassicurandoli del sostegno della polizia e ringraziando sentitamente i loro "anziani" per la "cooperazione".
A Stoke-on-Trent, la polizia ha gentilmente chiesto a una folla di musulmani armati radunati davanti a una moschea di "buttare via" le armi presenti all'interno dell'edificio.
"Non date a nessuno motivo di interagire con la polizia, quindi se ci sono armi, sbarazzatevene, e non arresteremo nessuno", ha detto l'agente di polizia.
A Croydon, nella zona sud di Londra, le bande musulmane si sarebbero scatenate alla ricerca di bianchi da aggredire, ma non avendone trovati, hanno invece cominciato a distruggere tutto ciò che hanno trovato. La polizia ha pubblicato un messaggio fuorviante su X in cui affermava che i disordini musulmani scoppiati a Croydon non avevano nulla a che fare con le proteste, ed era una questione a parte.
E l'elenco potrebbe continuare. I media tradizionali hanno a malapena segnalato la violenza islamica. La BBC ha affermato, come fece la maggior parte dei media statunitensi durante l'infuocata estate di rivolte del 2020, che sebbene sia stato attaccato un pub di Birmingham, le proteste musulmane sono state "perlopiù pacifiche".
In contrasto con questa sorta di repressione autoritaria, Starmer, quando era leader dell'opposizione in Parlamento, si era dimostrato comprensivo nei confronti dei partecipanti alle rivolte su larga scala che il movimento Black Lives Matter (BLM) scatenò nel Regno Unito dopo la morte di George Floyd, nel 2020. Violenza e distruzione su larga scala, decine di poliziotti feriti dai manifestanti del BLM e danni alla proprietà, inclusi quelli inflitti al cenotafio di Whitehall, a Londra, nonché la deturpazione e la distruzione delle statue storiche, evidentemente non infastidirono Starmer. Piuttosto, all'epoca, egli pubblicò una sua foto che lo ritraeva "in ginocchio", a sostegno del movimento Black Lives Matter insieme a una dichiarazione in cui chiedeva al governo britannico di "garantire che le nostre esportazioni non vengano utilizzate per reprimere i diritti democratici negli Stati Uniti".
Dieci mesi di proteste settimanali in tutto il Regno Unito a sostegno del gruppo terroristico Hamas, orchestrate da organizzazioni affiliate a Hamas, che invocavano il "jihad" e chiedevano che Israele venisse ripulito dagli ebrei "dal fiume al mare" sventolando bandiere jihadiste di al-Qaeda, e che celebravano terroristi che hanno ucciso, stuprato, mutilato e bruciato vive persone innocenti, non hanno avuto alcuna conseguenza per i coinvolti, i quali continuano le loro manifestazioni di protesta, nonostante nel Regno Unito sia Hamas che al-Qaeda siano organizzazioni terroristiche proscritte e sostenerle possa comportare una pena detentiva fino a 14 anni di reclusione.
Nel frattempo, tuttavia, la polizia dell'area di Greater Manchester, in seguito a una denuncia, ha rimosso i manifesti degli israeliani rapiti, un'azione per la quale, dopo una forte reazione, ha poi dovuto scusarsi. A Londra, la Polizia Metropolitana ha rimosso altresì i manifesti degli ostaggi israeliani per "evitare qualsiasi ulteriore aumento della tensione nella comunità" e per "la responsabilità di adottare misure ragionevoli per evitare che i problemi degenerino". Pertanto, secondo la polizia britannica, gli appelli a uccidere gli ebrei non "aggravano i problemi" né "aumentano la tensione nella comunità"?
Starmer, seguendo le orme del suo predecessore conservatore Rishi Sunak, evidentemente non ha sentito il bisogno di intraprendere azioni drastiche contro i jihadisti, contro gli appelli all'intifada o contro gli slogan a favore della "liberazione della Palestina dal fiume [Giordano] al mare [Mediterraneo]", slogan che è ampiamente inteso come un invito alla distruzione di Israele.
La minaccia terroristica delle bande jihadiste persiste ancora oggi, ma l'ex capo della polizia antiterrorismo, Neil Basu, ha affermato che le attuali proteste nel Regno Unito contro l'omicidio di bambine e l'immigrazione illegale sono quelle che hanno "oltrepassato il limite del terrorismo".
Molti dei luoghi in cui si sono verificate proteste e rivolte sono città e paesi come Rotherham, dove gli abitanti temono giustamente le conseguenze della continua migrazione di massa. Queste città sono state teatro di abusi sessuali su una scala inconcepibile e di fallimenti deliberati altrettanto inverosimili da parte delle autorità nel far fronte a tali abusi. Nella sola Telford, le bande di adescamento musulmane hanno stuprato, abusato e torturato più di mille minori e adolescenti a partire dagli anni Ottanta e, in alcuni casi, ne hanno perfino assassinati alcuni.
Simili atti orribili perpetrati da bande di adescatori hanno avuto luogo, e continuano ad essere commessi a Rotherham, Rochdale, Oxford, Peterborough, Keighley, Newcastle e Birmingham. Oggi, numerosi migranti irregolari, quasi tutti uomini provenienti da Paesi extraeuropei, sono ospitati in hotel per gentile concessione dei contribuenti britannici che pagherebbero 8 milioni di sterline al giorno per il loro alloggio in alcune di quelle stesse città teatro dei crimini sessuali, e pare che questi uomini continuino a perseguitare e molestare i bambini inglesi del posto. Secondo una delle vittime, ora maggiorenne, la polizia britannica sta ancora cercando di insabbiare quanto accaduto.
L'unica figura semi-autorevole a parlare in modo sensato da quando sono iniziate le proteste e le rivolte è stata Donna Jones, commissario di Polizia e per la Criminalità dell'Hampshire e dell'Isola di Wight, la quale ha esortato il Paese alla calma e alla collaborazione, invitando il governo ad ascoltare le legittime lagnanze di coloro che stanno protestando:
"L'annuncio delle nuove Unità per i Crimini violenti del Primo Ministro ha portato ad un'accusa di polizia a due livelli, che ha infiammato i manifestanti che affermano di lottare per proteggere la sovranità e l'identità britannica e per fermare l'immigrazione irregolare. (...) Sebbene i devastanti attacchi di lunedì a Southport siano stati un catalizzatore, i punti in comune tra i gruppi di protesta sembrano concentrarsi su tre aree chiave: il desiderio di proteggere la sovranità britannica; la necessità di difendere i valori britannici e l'obiettivo di fermare l'immigrazione illegale...
"Il governo deve riconoscere la causa di questi disordini civili per prevenirli. Arrestare persone o creare unità di disordini violenti significa curare il sintomo e non la causa. Le domande a cui queste persone vogliono una risposta sono: qual è la soluzione del governo all'immigrazione di massa incontrollata? In che modo il nuovo governo laburista difenderà e rafforzerà i valori britannici? Questa è la sfida più grande che il governo di Sir Kier Starmer deve affrontare...
"Dobbiamo lavorare tutti insieme per porre fine a questo comportamento criminale e insensato da parte di un esiguo numero di persone, pur comprendendo le opinioni di coloro che partecipano alle manifestazioni di protesta e che provano forti sentimenti, ma non creano disordini".
Utilizzando le proteste in corso in tutta la Gran Bretagna per reprimere, in modo unilaterale, i diritti fondamentali, il primo ministro Keir Starmer è riuscito ad esacerbare il conflitto razziale, infiammare le tensioni, creare divisioni, penalizzare la libertà di espressione e a prendere chiaramente sottogamba le preoccupazioni legittime.
Robert Williams è un ricercatore che vive e lavora negli Stati Uniti.