Il governo britannico ha presentato una nuova proposta di legge che vieterebbe agli estremisti islamici di pubblicare e commentare liberamente sui social media, perché i loro messaggi dovranno essere approvati dalle autorità competenti.
Il progetto – che mira a frenare la diffusione della propaganda jihadista in Gran Bretagna – fa parte di un impegno di ampia portata per rafforzare la strategia di antiterrorismo del governo in vista delle elezioni politiche fissate per il 7 maggio 2015.
Ma secondo gli attivisti per la libertà di parola, la nuova politica è di così ampia portata e la definizione di "estremista" è talmente onnicomprensiva che il governo potrebbe mettere a tacere chiunque nutra delle opinioni considerate politicamente scorrette.
I cosiddetti Extremism Disruption Orders (EDO) vieterebbero a ogni individuo con posizioni "estremiste" di comparire in televisione e partecipare a programmi radiofonici, protestare in pubblico o postare messaggi su Facebook, Twitter o YouTube, senza il permesso delle autorità.
La nuova misura è stata annunciata dal segretario di Stato per gli Affari Interni britannico, Theresa May, in un discorso quasi interamente centrato sul terrorismo islamico e pronunciato il 29 settembre scorso al congresso annuale del Partito conservatore.
La proposta della May è stata fermamente condannata dai critici che hanno fatto presente che tali "ordinanze bavaglio" equivarrebbero a un attacco senza precedenti alla libertà di parola.
Il dibattito si è riacceso il 31 ottobre, quando il Daily Telegraph ha ottenuto una copia della lettera scritta da George Osborne, un membro anziano del governo britannico, in cui s'informano gli elettori che gli EDO non si limiterebbero a combattere l'estremismo islamico.
L'obiettivo finale di questi provvedimenti, ha scritto Osborne, sarebbe quello di "eliminare l'estremismo in tutte le sue forme" e gli EDO verrebbero utilizzati per limitare le attività di chi "diffonde l'odio senza però violare le leggi".
Osborne ha aggiunto che le nuove misure – che saranno incluse nel programma elettorale del Partito conservatore – si estenderebbero a tutte le attività che "giustificano l'odio" nei confronti delle persone per motivi di religione, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità.
Inoltre, Osborne ha rivelato che chiunque cerchi di sfidare un EDO dovrebbe rivolgersi all'Alta Corte e presentare un ricorso basato su una questione di diritto piuttosto che su una questione di fatto.
In un'intervista rilasciata al Telegraph, il direttore della National Secular Society, Keith Porteous Wood, ha dichiarato che le persone che criticano la diffusione della legge islamica della Sharia in Gran Bretagna potrebbero essere considerate razziste e messe a tacere attraverso un EDO. Egli ha detto:
"Il governo dovrebbe disporre di tutti i mezzi possibili per far fronte al terrorismo, e anche se esiste un enorme arsenale di leggi già in vigore sarebbe opportuno introdurre misure draconiane come gli EDO, che sono pressoché insindacabili e privano le persone della loro libertà.
"Senza precise definizioni legislative, stabilire quali siano 'le attività pericolose degli estremisti che diffondono l'odio' è soggettivo e quindi ciò dà luogo ad abusi ora o da parte di ogni futuro governo autoritario."
Secondo il Christian Institute, un gruppo che opera per tutelare la libertà religiosa in Gran Bretagna, il governo potrebbe utilizzare gli EDO per contenere i punti di vista cristiani. Il direttore dell'istituto, Colin Hart, ha detto:
"È facile immaginarsi come gli EDO potrebbero essere utilizzati in modo improprio contro i cristiani che appoggiano il matrimonio tradizionale o altrimenti violare i principi dell'Equality Act (la legge sull'uguaglianza tra i cittadini, N.d.T.). Che fine farà un ministro che predica che la salvezza avviene solo attraverso Cristo?
"È allarmante che queste proposte siano anche peggiori del famigerato Religious Hatred Bill del Partito laburista o della Sezione 5 del Public Order Act che erano così pregiudizievoli per la libertà di parola.
"Allo stesso tempo, il progetto di Theresa May è inutile – le autorità dispongono già di ampi poteri contro l'estremismo. Sì, è vero, dobbiamo combattere la minaccia islamista, ma questo non è il modo per farlo.
"In effetti, le misure proposte sono delle ordinanze bavaglio dello Stato che sono sostenute dalla minaccia di carcere. Non si può proteggere la democrazia minando le sue fondamenta. La proposta di legge del segretario di Stato per gli Affari Interni non tiene conto della sua approvazione pubblica dei 'valori britannici'. La libertà di espressione è una libertà essenziale per ogni società democratica."
In una dichiarazione, il vicedirettore dell'istituto, Simon Calvert, ha aggiunto:
"Chi esprime un'opinione che non è considerata del tutto conforme all'Equality Act potrebbe essere reputato alla stregua di Anjem Choudary, dello Stato islamico o di Boko Haram.
"Quante volte al giorno gli attivisti politici intellettualmente indolenti accusano i loro avversari di 'diffondere l'odio'? La sinistra lo fa, e così anche la destra, lo fanno i liberal e i conservatori, è una questione di routine.
"Si consegni a un giudice un file contenente migliaia di messaggi postati su Twitter che accusano quest'ateo o quell'evangelico di 'diffondere l'odio' e si potrebbe così escludere la necessità di ricorrere agli EDO. È un'idea folle che i conservatori devono accantonare."
Un portavoce del Partito conservatore ha respinto le critiche, asserendo: "Non abbiamo mai cercato di limitare la protesta pacifica o la libertà di parola, abbiamo agito sempre nel rispetto della legge". Egli ha aggiunto:
"Nel governo, i conservatori hanno sempre cercato di trovare il giusto equilibrio tra la libertà di espressione, la libertà di riunione, la libertà di professare la propria religione e la necessità di tutelare l'opinione pubblica.
"La nostra proposta di introdurre gli Extremism Disruption Orders (EDO) riflette la necessità di spingersi oltre e sfidare la minaccia di estremismo e chi diffonde idee cariche d'odio in modo da poter garantire la sicurezza della società democratica."
Se la nuova proposta sarà approvata, non sarebbe la prima volta che il governo estende l'applicabilità di leggi che sono state concepite per reprimere l'estremismo islamico.
A ottobre, l'Ofsted, l'ente di controllo delle scuole britanniche, ha declassato una scuola ebraica per non aver promosso i "valori britannici", come richiesto dalla nuova normativa emanata a giugno.
I cosiddetti regolamenti "cavallo di Troia" sono stati la risposta del governo a un presunto complotto dei fondamentalisti islamici per islamizzare le scuole statali in Inghilterra e nel Galles. Da successivi controlli è emerso che in effetti molte scuole erano influenzate dai radicali islamici.
In risposta, il ministro dell'Istruzione britannico, Michael Gove, ha annunciato che il governo avrebbe ordinato a tutte le 20.000 scuole primarie e secondarie del Regno Unito di "promuovere i valori britannici". Tra questi valori rientrano il primato del diritto civile e penale britannico, la tolleranza religiosa e l'opposizione alla separazione tra i sessi.
In un rapporto d'ispezione del 27 ottobre scorso, l'Ofsted ha declassato la Beis Yaakov High School
frequentata solo da ragazze, nella contea di Greater Manchester, per non aver promosso l'Islam e i diritti degli omosessuali. Nel rapporto si legge:
"Ci sono delle importanti lacune nello sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale delle allieve. Alle studentesse non sono fornite le opportunità sufficienti per imparare a conoscere o comprendere le persone appartenenti ad altre fedi o a culture diverse. La scuola non favorisce in maniera adeguata la conoscenza delle allieve e la tolleranza delle comunità che sono diverse dalla loro. Di conseguenza, la scuola non prepara adeguatamente le studentesse ad affrontare la vita nella Gran Bretagna moderna. Ciò significa che la scuola non riesce a dare alle proprie allieve un livello di istruzione accettabile."
Inoltre, gli ispettori dell'Ofsted che a metà ottobre si sono recati in una scuola ebraica ortodossa hanno suscitato una certa indignazione dopo aver chiesto alle alunne tredicenni se sapessero come nascono i bambini e se conoscessero degli omosessuali.
Secondo la National Association of Jewish Orthodox Schools (NAJOS), una bambina di nove anni ha confessato di essersi sentita "a disagio e turbata" dopo che gli ispettori avevano detto alle alunne che "una donna può scegliere di vivere con un'altra donna e un uomo potrebbe scegliere di vivere con un uomo, sta a loro decidere."
Un'altra studentessa liceale ha ammesso: "Ci hanno fatto sentire minacciate a causa della nostra religione. Ci hanno chiesto: 'Avete amici di altre religioni?' Ce lo hanno domandato molte volte fino a quando abbiamo risposto quello volevano che noi dicessimo".
In una dichiarazione, la NAJOS ha affermato: "Gli ispettori dell'Ofsted hanno posto alle alunne delle domande inappropriate e impegnative, molte delle quali esulano dall'ethos religioso e dai principi che stanno alla base delle scuole religiose ebraiche".
Jonathan Rabson, il direttore della NAJOS, ha aggiunto: "Questo approccio conflittuale da parte degli ispettori è una tendenza preoccupante che non si è mai vista prima nella comunità ebraica britannica. Temiamo che questo denoti un cambiamento nella linea politica verso le scuole religiose".
Il rabbino David Meyer, direttore della Partnership for Jewish Schools (PaJeS), un organo di vigilanza sull'istruzione, ha dichiarato:
"Stiamo assistendo a una preoccupante tendenza da parte degli ispettori dell'Ofsted che mostrano una mancanza di rispetto per i valori e le tradizioni della nostra comunità.
"Il multiculturalismo non è conformarsi a uno standard ma esaltare le differenze di vedute, e finché si fonda sulla tolleranza e sul rispetto reciproco esso dovrebbe essere valorizzato e protetto.
"Piuttosto che promuovere i valori, alle nostre scuole sembra che la nostra etica sia compromessa e che siamo trattati in modo molto duro."
Matthew Coffey, direttore generale di Ofsted, ha respinto le accuse mosse di domande inappropriate asserendo:
"Gli ispettori devono porre delle domande volte a verificare in che misura gli alunni siano pronti ad affrontare la fase successiva della loro istruzione, preparati per un impiego o formati per la vita nella Gran Bretagna moderna.
"Mi dispiace se queste domande siano sembrate insensibili oppure offensive. Gli ispettori utilizzano delle domande appropriate all'età per verificare la comprensione e la tolleranza da parte dei bambini di stili di vita differenti dai loro."
Nel frattempo, l'Ofsted ha fatto sapere che la Trinity Christian School, una piccola scuola indipendente di Reading, è stata declassata e rischia di essere anche chiusa per non aver invitato un imam musulmano a tenere alcuni incontri. Rifiutandosi di farlo, spiega l'Ofsted, la scuola, frequentata da alunni fino all'età di 8 anni, non riesce a "promuovere attivamente" l'armonia fra le diverse fedi.
Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York. È anche senior fellow per la politica europea del Grupo de Estudios estratégicos/Strategic Studies Group che ha sede a Madrid. Seguitelo su Facebook e Twitter .