Il 18 novembre, un attivista musulmano britannico parlerà al sinodo generale della Chiesa anglicana. Questa è la prima volta che un non cristiano si rivolge all'assemblea.
Tuttavia, i paladini della lotta contro l'estremismo hanno espresso il loro rammarico per il fatto che la Chiesa d'Inghilterra avrebbe scelto un attivista accusato di legami con gruppi dell'estremismo islamico.
Fuad Nahdi, direttore dell'organizzazione islamica britannica Radical Middle Way (RMW), vanta una lunga collaborazione con attivisti e gruppi legati ai Fratelli musulmani, questi ultimi descritti dall'ex capo dell'MI6 come "un'organizzazione sostanzialmente terroristica", e con la Jamaat-e-Islami, la branca dei Fratelli musulmani operante nell'Asia Meridionale, che si è macchiata di atti di genocidio durante la guerra d'indipendenza del Bangladesh nel 1971.
Nahdi costituì la Radical Middle Way in seguito agli attentati nella metropolitana di Londra del 7 luglio 2005, per "fornire una guida forte e ispirata dalla fede che offra al nostro pubblico gli strumenti necessari per combattere l'emarginazione e la violenza". La RMW è diventata una componente importante del programma anti-estremismo del governo laburista britannico, ribattezzato "Prevenire", e tra il 2006 e il 2009 ricevette dai contribuenti britannici oltre 1,2 milioni di sterline.
Questo programma anti-estremismo prevedeva una politica di partnership con gli estremisti "non violenti" per mitigare la minaccia degli "estremisti violenti". Tale approccio ha offerto legittimità e fondi pubblici ai gruppi misogini, anti-omosessuali e anti-semiti, ed è stato poi giudicato disastroso.
Dal punto di vista del governo laburista, dopo gli attentati del 7 luglio, la RMW sembrava offrire l'esempio perfetto di quell'islamismo "moderato" con cui i politici avrebbero potuto collaborare.
Nel 2006, però, il giornalista Martin Bright riportò che gli eventi iniziali finanziati dal governo e organizzati dalla RMW furono condotti in collaborazione con la Federation of Student Islamic Societies e la Young Muslim Organization – gruppi che secondo Bright erano "fortemente influenzati dall'ideologia dei Fratelli musulmani, il gruppo islamista (...) che è impegnato a introdurre un governo islamico in cui viga la legge della sharia".
Nel 2008, pur continuando a ricevere fondi pubblici, tra gli oratori degli eventi organizzati dalla RMW c'era un sostenitore dichiarato di Osama bin Laden, Kemal el-Helbawy, che costituì nel Regno Unito un certo numero di istituzioni legate ai Fratelli musulmani. El-Helbawy ha asserito che "[La causa palestinese] è uno scontro di civiltà: un programma satanico condotto dagli ebrei e dai loro sostenitori, e un programma divino condotto da Hamas e dal Movimento islamico in particolare e dalle popolazioni islamiche in generale".
Lo stesso anno, l'esperto di anti-terrorismo Shiraz Maher rivelò che la RMW sembrava sostenere una campagna gestita dal gruppo islamista globale Hizb ut-Tahrir, una rete mondiale finalizzata all'introduzione della sharia attraverso il jihad armato. Le pubblicazioni del gruppo approvano l'uccisione di "donne, bambini e anziani" ebrei; descrivono i diritti umani come "trombe del Kuffar [termine dispregiativo per definire i non-musulmani]";[1] ed etichettano i musulmani che si oppongono al loro programma come apostati che devono essere uccisi.[2]
Oggi, tra gli oratori citati sul sito web della RMW ci sono predicatori come Jamal Badawi, Muslim Belal e Suhaib Webb.
- Badawi, un religioso dei Fratelli musulmani, ha dichiarato che gli attentatori suicidi e i terroristi di Hamas sono dei "liberi combattenti", ed è un fautore del diritto del marito di picchiare la moglie.
- Muslim Belal è un "poeta" che compone nasheed (canzoni islamiche cantate senza l'accompagnamento di strumenti musicali) e che promuove l'Islam fondamentalista. In una delle sue nasheed, egli esprime sostegno all'operativo di al-Qaeda Aafia Siddiqui, condannato per omicidio.
- Suhaib Webb è un predicatore islamico che, secondo i documenti di sorveglianza dell'Fbi, tenne un discorso insieme all'operativo di al-Qaeda, Anwar Al-Awlaki, in occasione di una cena organizzata nel 2001 per raccogliere 100.000 dollari per la difesa legale di Jamil Abdullah Al-Amin (alias H. Rap Brown), un fondamentalista islamico che ha ucciso due poliziotti americani.
Anche senza la RMW, i legami di Nahdi sono preoccupanti. Nel 1992, Nahdi fondò Q News, una rivista islamista per ragazzi che promuoveva l'ideologia della Jamaat-e-Islami. Tra i colleghi di Nahdi in questa iniziativa editoriale c'era Fareena Alam, che in seguito operò anche nella RMW pur lavorando contemporaneamente per la Press TV, l'organo di propaganda del regime iraniano.
Nel 1997, Nahdi scrisse un necrologio apparso sul Guardian di Sayed Mutawalli ad-Darsh, uno studioso islamico che un tempo collaborava con la rivista Q News. Nahdi descrisse ad-Darsh come uno uomo "rispettabile, disponibile e sensibile – egli era l'Imam della gente".[3] Ma "l'Imam della gente" chiedeva l'uccisione di omosessuali e adultere, e giustificava gli attentati suicidi. Egli negava anche l'esistenza dello stupro in seno al matrimonio, perché, a suo dire, una moglie non può rifiutarsi di fare sesso con il proprio marito.
Il discorso che Fuad Nahdi pronuncerà il 18 novembre davanti al sinodo non è un evento eccezionale perché non è la prima volta che la Chiesa anglicana chiede il suo appoggio. Nel 2009, Lambeth Palace, la residenza ufficiale londinese dell'Arcivescovo di Canterbury, organizzò un evento in collaborazione con la Radical Middle Way. Nahdi tenne un discorso insieme all'attivista della Jamaat-e-Islami Chowdhury Mueen-Uddin, un leader islamista britannico che è stato condannato da un tribunale per crimini di guerra per il ruolo avuto nell'eccidio di innocenti durante il genocidio in Bangladesh nel 1971.
Non desta particolare sorpresa il fatto che un'istituzione cristiana abbia invitato un oratore legato all'estremismo islamico. Questa specie di collaborazione prosegue da anni, soprattutto nell'ambito del dialogo interreligioso. Gli estremisti "non violenti" della Gran Bretagna hanno da lungo tempo capito che organizzando dei formali eventi di beneficienza e partecipando agli incontri interreligiosi, potrebbero distogliere l'attenzione del pubblico dal loro radicalismo mentre scavano sempre più in profondità nell'establishment britannico.
Ma a preoccupare di più è che il primo non cristiano a parlare al sinodo della Chiesa anglicana possa essere legato alle reti dell'estremismo islamico. Invitando Fuad Nahdi, la Chiesa dà credito all'idea che solo l'islamismo radicale possa rappresentare l'Islam britannico.
Lo sceicco Mohammad Hussein, uno studioso islamico e fautore del dialogo interreligioso, ha detto al Gatestone Institute:
"Da troppo tempo, Lambeth Palace e l'establishment anglicano del dialogo interreligioso sono collusi e appoggiano chi si occupa delle pubbliche relazioni musulmane ed è legato all'islamismo, come Chowdhury Meen-Uddin del Muslim Council of Britain e Fuad Nahdi della Radical Middle Way."
"Vista l'efferata persecuzione delle minoranze cristiane nel mondo musulmano, lo spettacolo politico promosso dal Lambeth Palace che mostra ai musulmani chi condanna abitualmente l'Isis, pur avendo legami con la Jamaat-e-Islami, i Fratelli musulmani o con altri gruppi e individui, è uno squallido esercizio di ipocrisia nei confronti delle sofferenze di quelle popolazioni cristiane che non sono occidentali né bianche, che sono così gravemente deluse dall'occidentale e progressista Chiesa anglicana."
La Chiesa d'Inghilterra legittima deliberatamente l'ideologia estremista. E allora che speranza hanno quei solitari e veri moderati presenti in seno alla comunità musulmana britannica?
[1] Hizb ut-Tahrir, The American Campaign to Suppress Islam, p. 21.
[2] Zallum, How the Khilafah was Destroyed, p. 193.
[3] "Imam who guided his people", Fuad Nahdi, The Guardian, October 4, 1997.