Secondo un rapporto confidenziale della polizia che è trapelato e finito sulle pagine del quotidiano tedesco Bild, nel 2015, i migranti hanno commesso 208.344 reati. Tale cifra rappresenta un aumento dell'80 per cento rispetto al 2014 e corrisponde a circa 570 crimini commessi quotidianamente dai migranti, ossia 23 reati ogni ora, tra giugno e dicembre 2015.
Il numero effettivo dei reati perpetrati dai migranti è però molto più elevato, perché il report, stilato dall'Ufficio federale della polizia criminale (Bundeskriminalamt, BKA), include solo crimini che sono stati scoperti (aufgeklärten Straftaten). Secondo l'istituto demoscopico tedesco Statista, di tutti i reati commessi nel paese in un dato anno, in media vengono individuati gli autori (Aufklärungsquote) di circa la metà di essi. Questo comporta che l'attuale cifra dei reati perpetrati dai migranti nel 2015 può superare i 400.000.
Inoltre, il rapporto – intitolato "La criminalità nell'ambito dell'immigrazione" (Kriminalität im Kontext von Zuwanderung) – contiene dati riguardanti solo 13 dei 16 länder tedeschi.
Il report non annovera dati sui crimini commessi nel Nord Reno-Westfalia, il land più popoloso della Germania e anche quello con il maggior numero di migranti. La città più grande di questo stato è Colonia, dove, a Capodanno, centinaia di donne tedesche sono state vittime di aggressioni a sfondo sessuale da parte di migranti. Non è ancora chiaro il motivo per cui questi reati non sono stati inclusi nel rapporto.
Nel documento mancano anche i dati sui crimini perpetrati ad Amburgo, la seconda città più grande della Germania, e Brema, la seconda città più popolosa della Germania settentrionale.
Va inoltre osservato che molti reati non vengono segnalati o sono deliberatamente trascurati perché i leader politici di tutto il paese hanno ordinato alla polizia di chiudere un occhio sui reati commessi dai migranti, a quanto pare per evitare di alimentare sentimenti contrari all'immigrazione.
Secondo il report, la maggior parte dei crimini sono commessi da migranti originari della Siria (24 per cento), Albania (17 per cento), Kosovo (14 per cento), Serbia (11 per cento), Afghanistan (11 per cento), Iraq (9 per cento), Eritrea (4 per cento), Macedonia (4 per cento), Pakistan (4 per cento) e Nigeria (2 per cento).
La maggior parte dei reati commessi dai migranti sono quelli che riguardano i furti (Diebstah): nel 2015, sono stati registrati 85.035 casi, quasi il doppio rispetto ai casi denunciati nel 2014 (44.793). Seguono i reati contro la proprietà e di contraffazione (Vermögens- und Fälschungsdelikte): 52.167 casi nel 2015.
Inoltre, lo scorso anno, i migranti sono stati coinvolti in 36.010 casi di aggressioni, percosse e rapine (Rohheitsdelikte: Körperverletzung, Raub, räuberische Erpressung), circa il doppio rispetto al 2014 (18.678). Nel 2015, sono anche stati segnalati 28.712 episodi di mancato acquisto di biglietti sui mezzi pubblici (Beförderungserschleichung).
Ci sono stati 1.668 aggressioni a sfondo sessuale contro donne e bambini, tra cui 458 stupri o atti di coercizione sessuale (Vergewaltigungen oder sexuelle Nötigungshandlungen).
Secondo il rapporto, nel 2015, i migranti sono stati accusati di 240 tentativi di omicidio (Totschlagsversuch), rispetto ai 127 del 2014. In due terzi dei casi, gli autori dei crimini e le vittime erano della stessa nazionalità. Ci sono stati anche 38 omicidi: migranti che hanno ucciso altri migranti, e un tedesco.
Infine, il rapporto afferma che 266 individui sono stati sospettati di essere dei jihadisti che si facevano passare per migranti; è stato appurato che 80 di essi non lo erano e 186 sono ancora indagati. L'infiltrazione dei jihadisti nel paese, secondo il report, è "una tendenza in crescita".
Il documento lascia più interrogativi che risposte. Non è chiaro, ad esempio, in che modo la polizia tedesca definisca il termine "migrante" (Zuwanderer) quando compila le statistiche sulla criminalità. Questo termine si riferisce solo a quei migranti che sono arrivati in Germania nel 2015 o a chiunque appartenga a un contesto migratorio?
Se il rapporto si riferisce solo ai migranti che sono arrivati di recente – nel 2015, la Germania ha ricevuto poco più di un milione di migranti provenienti dall'Africa, Asia e dal Medio Oriente – questo implica che almeno il 20 per cento dei migranti arrivati in Germania nel 2015 erano criminali. Ma se il numero dei reati commessi dai migranti è in realtà due volte superiore rispetto a quanto dice il rapporto, allora, almeno il 40 per cento dei migranti appena arrivati sono criminali. Eppure, il rapporto afferma: "La stragrande maggioranza dei richiedenti asilo non è coinvolta in attività criminali".
Inoltre, per ragioni che non sono state esposte, il report non annovera i reati commessi dai nordafricani da tempo conosciuti per essere responsabili di un aumento dei crimini commessi in città e paesi di tutta la Germania.
Ad Amburgo, la polizia dice di non sapere come fronteggiare l'ondata di reati perpetrati da giovani migranti nordafricani. Amburgo ora ospita oltre un migliaio dei cosiddetti minori profughi non accompagnati (minderjährige unbegleitete Flüchtlinge, MUFL), molti dei quali vivono per la strada e a quanto pare sono dediti a tutti i tipi di attività criminali.
Un rapporto confidenziale finito nelle mani di Die Welt rivela che la polizia di Amburgo ha di fatto capitolato di fronte ai giovani migranti, che sono più numerosi e la sovrastano. Il documento asserisce:
"Anche il più piccolo problema può rapidamente portare a un comportamento offensivo e aggressivo. I giovani si riuniscono in gruppi per sostenersi a vicenda e anche per affrontarsi...
"Quando hanno a che fare con gli altri, i giovani sono spesso irriverenti e mostrano una mancanza di rispetto per i valori e le norme locali. I giovani si riuniscono soprattutto nel centro della città dove si possono incontrare quasi ogni giorno. Di giorno, bazzicano soprattutto il quartiere di St. George, ma di sera svolgono le loro attività a Binnenalster, Flora, Sternschanzenpark e St. Pauli [tutti al centro di Amburgo]. In genere, essi appaiono a gruppi: a fine settimana, se ne contano fino a 30, nel quartiere di St. Pauli. Il comportamento di questi giovani delinquenti nei confronti della polizia può essere definito aggressivo, irriverente e sdegnoso, e questo per mostrare di essere indifferenti alle misure di polizia...
"I giovani diventano rapidamente abili borseggiatori e rapinatori di strada. Irrompono nelle case e rubano automobili, ma i crimini vengono spesso fatti passare come violazioni di proprietà private o atti di vandalismo perché i giovani sono solo in cerca di un posto per dormire. Il taccheggio per procurarsi il cibo è un fatto comune. Quando vengono arrestati, essi oppongono resistenza e aggrediscono i poliziotti. Non hanno alcun rispetto per le istituzioni statali".
Il quotidiano Die Welt sostiene che le autorità tedesche sono riluttanti a rimpatriare i giovani nei loro paesi di origine perché sono minorenni. Di conseguenza, dal momento che quotidianamente arrivano ad Amburgo sempre più minori non accompagnati, la criminalità non solo persiste, ma continua a crescere.
Nel frattempo, nel tentativo di salvare l'industria del turismo della città, la polizia di Amburgo ha deciso di dare un giro di vite sugli scippatori. Ogni anno, in città vengono scippate più di 20.000 borse – circa 55 al giorno. Secondo Norman Großmann, direttore del"ufficio del commissario di polizia federale di Amburgo, il 90 per cento delle borse viene rubato da uomini di età compresa tra i 20 e i 30 anni, che arrivano dal Nord Africa e dai Balcani.
A Stoccarda, la polizia sta combattendo una battaglia persa contro centinaia di bande di migranti del Nord Africa che si sono dedicate all'arte del borseggio.
A Dresda, i migranti provenienti dall'Algeria, dal Marocco e dalla Tunisia hanno preso il controllo dell'iconica Wiener Platz, una grande piazza pubblica, di fronte alla stazione ferroviaria centrale. Essi vendono droga e borseggiano i passanti, di solito impuniti. I raid della polizia nella piazza sono diventati un gioco "della talpa", con un numero infinito di migranti che rimpiazzano quelli che vengono arrestati.
Le autorità tedesche sono state ripetutamente accusate di aver sottostimato le reali dimensioni della criminalità nel paese. Ad esempio, secondo il presidente dell'Associazione dei funzionari della polizia criminale tedesca (Bund Deutscher Kriminalbeamter, BDK), André Schulz, fino al 90 per cento dei reati sessuali commessi in Germania nel 2014 non appaiono nelle statistiche ufficiali. Egli ha detto:
"Da anni, la polizia tiene la popolazione all'oscuro della reale diffusione della delinquenza. (...) I cittadini vengono presi in giro. Anziché dire la verità, i funzionari governativi si sottraggono alle responsabilità e le scaricano sui cittadini e la polizia".
In quello che è sembrato un tentativo di allentare le crescenti tensioni politiche, il 16 febbraio, l'Ufficio federale tedesco per l'immigrazione e i rifugiati (Bundesamt für Migration und Flüchtlinge, BAMF) 6 ha detto di aspettarsi nel 2016 l'arrivo di 500.000 nuovi migranti, e non più. Nel dicembre 2015, il direttore del BAMF Frank-Jürgen Weis ha raccontato a Bild che "questa cifra [500.000] viene usata soltanto per 'pianificare le risorse', perché in questo momento non siamo in grado di dire quante persone arriveranno nel 2016".
Il 1° gennaio, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ) ha stimato che tra il 2016 e il 2017 entreranno ogni anno nell'Unione Europea 1,3 milioni di richiedenti asilo.
In un'intervista del 9 gennaio a Bild, il ministro per lo Sviluppo Gerd Müller ha sottolineato che l'ondata più grande di profughi deve ancora arrivare in Europa. Egli ha detto che solo il 10 per cento dei migranti provenienti dal caos dell'Iraq e della Siria ha finora raggiunto il Vecchio Continente: "Arriveranno ancora otto-dieci milioni di migranti".
Ad accrescere ulteriormente l'incertezza, il 18 febbraio, i capi delle polizie di Austria, Croazia, Macedonia, Serbia e Slovenia – tutti paesi che si trovano lungo la cosiddetta rotta balcanica, che centinaia di migliaia di migranti stanno utilizzando per entrare nell'Unione Europea – hanno concordato di coordinare il trasporto congiunto di migranti dal confine greco-macedone verso l'Austria, da dove saranno inviati in Germania.
Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York. È anche senior fellow per la politica europea del Grupo de Estudios estratégicos/Strategic Studies Group che ha sede a Madrid. Seguitelo su Facebook e Twitter. Il suo primo libro, Global Fire, uscirà all'inizio del 2016.