Il 6 ottobre, il programma radiofonico P4 Halland ha riportato la notizia che un imam di Halmstad ha definito l'omosessualità come un "virus". In un video sulla sua moschea postato su YouTube, l'imam parlava di come allevare i figli. Egli ha asserito che i genitori devono assicurarsi che la loro prole abbia un buon sistema immunitario, in quanto nella società fluttuano molti virus – e uno di questi è quello dell'omosessualità. La lezione è stata tenuta in collaborazione con le attività didattiche del Movimento antialcolista (Nykterhetsrörelsens bildningsverksamhet) e i suoi membri hanno interrotto immediatamente la loro collaborazione con la moschea.
Commentando nei media svedesi il trambusto scoppiato dopo la dichiarazione dell'imam, Mohamed Omar, uno scrittore e giornalista, ha scritto che questa idea dell'omosessualità è la norma più che l'eccezione nelle moschee di Stoccolma: "Come musulmano, ho avuto l'opportunità di visitare tutte le moschee della Svezia. L'omofobia è ovunque la regola. Ho sentito dire cose molto peggiori di 'l'omosessualità è un virus'. In nessuna moschea, e sottolineo in nessuna, ho visto che vengono impartiti insegnamenti tolleranti dell'omosessualità".
La dichiarazione dell'imam è stata segnalata alla polizia, con l'accusa di aver violato la normativa sui discorsi che incitano all'odio, ma l'inchiesta è stata immediatamente chiusa. Secondo il procuratore, lo scopo principale della lezione era quello di parlare ai genitori, e non di incitare all'odio contro gli omosessuali.
7 ottobre. Il popolare programma televisivo di giornalismo investigativo del canale TV4, "Kalla Facta", "I fatti nudi e crudi", ha rivelato che i centri sanitari che si trovano nelle zone e nei quartieri ad alta concentrazione di immigrati eseguono i cosiddetti "test di verginità" sulle giovani ragazze. La pratica è stata svelata quando tre ragazze mediorientali sono state munite di telecamere nascoste e mandate in incognito in tre poliambulatori. Un'altra persona, che fingeva di essere una zia della ragazza, insisteva a fare il "test di verginità". I medici (molti dei quali erano immigrati) ignoravano le sonore proteste delle ragazze e le visitavano contro la loro volontà. I sanitari si sono anche offerti, dietro compenso di denaro, di rilasciare alle ragazze dei "certificati di verginità".
12 ottobre. In mezzo a tutto il caos causato dall'emergenza dei richiedenti asilo che rischia di "far sprofondare il paese nell'anarchia", il governo ha deciso che era il momento giusto per indire a Stoccolma qualcosa di simile a una riunione di risveglio dell'interesse, con lo slogan "Svezia insieme". Ingrid Lomfors, nuovo direttore The Living History Forum, un ente pubblico svedese, ha aperto il meeting dichiarando che non esiste una cosa come la cultura svedese – anche se un brano tratto dallo storico musical svedese, scritto da Björn Ulveaus e Benny Andersson due membri del gruppo degli ABBA, era stato eseguito poco prima. Le reazioni dell'opinione pubblica alle parole della Lomfors sono state negative, anche da parte dei principali media, e così il giorno dopo la donna ha dovuto correggersi e dichiarare che ciò che intendeva dire era che non esiste una cultura svedese "immutata". Hanif Bali, un parlamentare conservatore di origine iraniana, è stato uno dei tanti che hanno protestato a gran voce contro le parole della Lomfors:
"Protesto fermamente contro l'idea che dobbiamo integrare le persone, anche se non c'è nulla di svedese in cui integrarle. La cultura svedese è unica. Affermare che non c'è nulla di intrinsecamente svedese rende tutto più difficile per coloro che sono giunti qui per far parte della società".
13 ottobre. Tre uomini sono stati arrestati perché sospettati di aver attaccato la polizia con una bomba a mano, il 24 agosto, nel sobborgo di Tumba, a Stoccolma. La bomba è scoppiata a poca distanza da un furgone della polizia e il veicolo è stato crivellato da oltre un centinaio di schegge. Secondo la polizia, è stato soltanto per caso che nessuno è rimasto gravemente ferito o ucciso. La polizia sospetta anche che vi sia una stretta connessione tra l'attentato di Tumba e la rapina a mano armata avvenuta in un supermercato di Stoccolma, il 12 ottobre. Pochi giorni dopo, uno dei tre sospettati, un 18enne, è stato trattenuto in custodia preventiva perché sospettato di rapina a mano armata, furto aggravato e tentato omicidio. Gli altri due sono stati rilasciati, ma continuano a essere indagati.
13 ottobre. La radio pubblica svedese ha rivelato che i tribunali dell'immigrazione, istituiti nel 2006 per dare una maggiore assistenza legale ai richiedenti asilo, sono oberati di lavoro. In precedenza, le commissioni di ricorso per gli stranieri rappresentavano l'ultima spiaggia per i richiedenti asilo le cui domande erano state respinte. Il problema è che sempre più candidati che si sono visi rigettare le domande di asilo ora si appellano ai tribunali dell'immigrazione, che in media si occupano di 6.500 casi ogni anno. I membri dell'Amministrazione giudiziaria nazionale svedese evidentemente temono che nel 2015 il numero dei casi salirà a 13.000, costituendo una minaccia per la stabilità del sistema giuridico e costando ai contribuenti svedesi ingenti somme.
13 ottobre. La polizia ha avviato un'indagine sulle azioni di Daniel Sestrajcic, 39 anni, leader del Partito della sinistra (Vänsterpartiet), di Malmö. Sestrajcic è sospettato di aver dato calci in testa a due poliziotti, mentre protestava, una settimana prima, per lo sfratto di alcuni palestinesi che si erano illegalmente accampati all'esterno di una sede dell'Ufficio immigrazione. Sestrajcic, parlamentare svedese, spesso partecipa a questo tipo di manifestazioni di protesta. L'uomo ha negato le accuse, ma la polizia afferma di avere immortalato l'episodio. I leader nazionali e locali del Partito della sinistra dicono di avere piena fiducia nel violento Sestrajcic che, nell'attesa di un'eventuale condanna, continua a lavorare.
13 ottobre. È emerso che le scuole svedesi sono ormai sovraffollate, poiché molti istituti lottano per far fronte all'enorme flusso di migranti. Il ministro dell'Istruzione Gustav Fridolin ha scoperto che molti dei migranti che arrivano nel paese non hanno alcuna istruzione e, pertanto, egli intende aprire scuole elementari svedesi per immigrati adulti, mettendoli nelle stesse classi frequentate dai bambini di 8 anni.
15 ottobre. La cattedrale cattolica di Stoccolma, sede della diocesi, ha sconcertato molti dei suoi membri permettendo a un insegnante di sharia islamica di tenere una conferenza per gli studenti di fede cristiana. Molti ex musulmani hanno partecipato all'incontro, il cui scopo, secondo il curato perpetuo Ulf Lindgren, è quello di "combattere la paura dell'Islam e delle altre religioni". Uno di coloro che hanno protestato a gran voce è stata Mona Walter, una ex musulmana che si è convertita al Cristianesimo. La donna ha posto una serie di domande importanti, ma in breve tempo è stata azzittita. La Walter ha raccontato al quotidiano cristiano Dagen che "questo equivale a sputare in faccia a chi fugge dal terrorismo dell'Islam in Medio Oriente".
15 ottobre. Ahmad El-Moghrabi, 21 anni, è stato condannato al carcere. A febbraio, l'uomo, sotto effetto di stupefacenti, ha quasi ucciso con la sua auto di lusso una madre e il suo bambino per poi fuggire subito dopo. Anche se la donna ha riportato gravi danni cerebrali e ha subito l'amputazione di una gamba, El-Moghrabi è stato condannato a due anni e nove mesi di reclusione. Il tribunale ha detto che avrebbero dovuto dargli tre anni, ma è stato tenuto conto del fatto che l'uomo aveva meno di 21 anni al momento dell'incidente. È stato inoltre condannato a risarcire le vittime, pagando loro 335.000 corone (circa 38.400 dollari).
15 ottobre. Un cittadino congolese di 24 anni, Loran Guy Mogi, è stato condannato per l'omicidio per strangolamento della sua fidanzata svedese incinta, Therese Eriksson, nell'agosto scorso. Dopo averla uccisa, Mogi ha lasciato il paese ma è stato arrestato in un centro di accoglienza per profughi, a Hannover, in Germania, una settimana dopo. Secondo il suo avvocato, Mogi si sente "profondamente addolorato e vorrebbe tornare indietro". Durante il processo, l'uomo ha negato l'accusa di omicidio, ma ha ammesso gli abusi e l'omicidio involontario. Egli avrebbe voluto evitare l'estradizione, ma il 17 novembre, è stato condannato a 18 anni di prigione, e poi sarà espulso dal paese.
15 ottobre. L'ospedale Södersjukhuset di Stoccolma ha aperto quella che si ritiene essere la prima clinica al mondo per uomini stuprati. Nella Svezia multiculturale, sempre più uomini sono vittime di stupri omosessuali. Secondo l'ufficio statistiche sulla criminalità Brottsförebyggande rådet, nel 2014, sono state registrate 370 violenze sessuali perpetrate ai danni di ragazzi e uomini, anche se si ritiene che il numero effettivo di questi episodi sia molto più elevato.
Lo psicoterapeuta Börje Svensson, che ha in cura molti ragazzi e uomini che hanno subito violenze sessuali, ha detto: "Gli uomini che sono stati stuprati non vogliono ammettere a loro stessi ciò che realmente è accaduto; si sentono colpevoli, come se in qualche modo fossero stati complici. Hanno difficoltà a considerarsi come vittime".
16 ottobre. I documenti interni della polizia hanno rivelato che il 70 per cento di coloro la cui domanda di asilo è stata respinta ignora la decisione e rimane illegalmente nel paese. Dei 9.000 casi di espulsione segnalati alla polizia dell'Ufficio immigrazione quest'anno, il 70 per cento risulta essere scomparso dagli indirizzi registrati, lasciando la polizia del tutto sconcertata. Patrik Engström, capo della polizia di frontiera svedese, ha detto alla radio pubblica: "Questo significa che abbiamo diramato un bollettino riguardante queste persone, ma poi non le cerchiamo attivamente. Aspettiamo informazioni e cose del genere. Non abbiamo le risorse per andare a cercarle in modo casuale". La polizia ha ammucchiato 21.000 casi di espulsione.
16 ottobre. Lennart Holmlund, un ex consigliere comunale socialdemocratico di Umeå, si è lamentato su Facebook dei Rom, e ora è sospettato di aver violato la normativa sui discorsi che incitano all'odio. Holmlund aveva postato sul social network un commento dopo aver letto su un giornale locale che feci umane, presumibilmente appartenenti ai Rom, erano state trovate in giro per la città. Egli allora aveva scritto che i Rom sembravano avere il permesso di commettere vari reati e che "gli svedesi non hanno mai defecato [bajsat]] in quel modo, davvero mai". Il consigliere ha detto che si dovrebbe poter parlare di tutto, purché sia vero. Due giorni dopo, però, l'uomo è stato costretto a chiedere scusa e a dire di non essere razzista.
17 ottobre. Il commissario nazionale della polizia svedese, Dan Eliasson, ha detto che a suo avviso non c'è abbastanza caos in Svezia da giustificare un rafforzamento della protezione delle frontiere. Secondo Eliasson, le centinaia di migliaia di migranti entrati in Svezia nel 2015 non costituiscono una seria minaccia per l'ordine pubblico. Lo stesso giorno, il leader del Partito dei Democratici svedesi, Jimmie Åkesson, ha chiesto di istituire immediatamente i controlli alle frontiere. Il ministro della Giustizia e della Migrazione, Morgan Johansson, ha dichiarato di recente che anche se la Svezia è satura e non riesce a offrire una dignitosa accoglienza ai richiedenti asilo, i suoi confini restano aperti. La strategia svedese sembra essere quella di mantenere le frontiere aperte e di ridistribuire i richiedenti asilo nei paesi dell'Unione Europea con una politica in materia di immigrazione del tutto diversa da quella adottata da Stoccolma. Resta però da vedere se gli altri paesi dell'UE intendano alleggerire l'onere della Svezia. La Danimarca si è già rifiutata, dicendo che la Svezia (che ha più volte accusato la Danimarca di essere razzista) deve rimediare ai suoi sbagli.
20 ottobre. La storica Heléne Lööw ha commentato nelle pagine del quotidiano Göteborgs-Posten i numerosi episodi di incendi appiccati nei centri di accoglienza per richiedenti asilo – qualcosa che ha anche afflitto la Svezia negli anni Novanta. Nell'intervista, la Lööw ha rivelato che le persone condannate per gli attentati contro questi centri all'epoca non erano "estremisti di destra" né "giovani uomini emarginati", ma piuttosto erano gente ordinaria con normali punti di riferimento sociali. "Gli attentati contro i centri di accoglienza per richiedenti asilo sono ciclici". Secondo la storica, "essi non sono un esclusivo fenomeno della Svezia, ma avvengono a ondate in tutta Europa. In ogni ondata, possono anche registrarsi episodi perpetrati da 'ordinari piromani', frodi assicurative o semplici incidenti". La Lööw ha asserito che ciò che l'ultima volta ha causato l'interruzione degli attacchi è stata la chiusura delle strutture di accoglienza per richiedenti asilo, quando è finita la guerra nella ex Jugoslavia e i profughi hanno smesso di arrivare in Svezia.
21 ottobre. È emerso che dalla perizia psichiatrica del killer dell'Ikea Abraham Ukbagabir risultava che l'uomo aveva deliberatamente e consapevolmente scelto le sue vittime – Carola e Emil Herlin – perché "sembravano svedesi". E se fosse stato in possesso di una pistola, egli ha spiegato che l'avrebbe usata per "dare più peso al suo messaggio". La perizia psichiatrica ha dimostrato che Ukbagabir non soffre di un grave disturbo mentale e non ne era affetto nemmeno al momento del duplice omicidio. Il suo processo si è concluso il 30 ottobre, e il tribunale ha emesso subito la sentenza secondo la quale l'uomo è stato condannato "all'ergastolo", che in Svezia significa circa 18-25 anni di carcere. Egli sarà in seguito espulso, e se possibile estradato in Eritrea, il suo paese di origine. In questo momento ci sono "impedimenti" che bloccano l'estradizione in Eritrea perché gli svedesi si si preoccupano di più del futuro dell'assassino nel suo paese di origine che del rischio che l'uomo possa uccidere altri svedesi.
21 ottobre. Secondo quanto riferito, nei centri di accoglienza per richiedenti asilo viene chiesto sempre più l'intervento della polizia svedese a causa di risse, minacce e scontri tra gli ospiti delle strutture, come oggi è accaduto nei centri di Tomelilla, Söderhamn e Sundsvall.
21 ottobre. Il settimanale Lokaltidningen ha rivelato che i trafficanti di armi hanno trovato il modo di passare attraverso i controlli doganali senza essere fermati. I doganieri hanno l'ordine di non fermare le autovetture con un numero di passeggeri maggiore rispetto agli agenti doganali presenti. Nel corso degli ultimi anni, il numero di agenti doganali è stato drasticamente ridotto, una circostanza di cui hanno approfittato i trafficanti di droga e armi. "Ovviamente, i criminali hanno imparato da questo", ha detto il procuratore distrettuale ora in pensione Sven-Erik Alhem.
"Si fanno salire cinque omoni a bordo di una Mercedes o di una BMW e questi passano attraverso i controlli doganali senza essere fermati. Pochi istanti dopo, a Malmö abbiamo nuove armi illegali. Riscontro questa indulgenza in molte forze dell'ordine, mi dispiace dirlo. Si passa più tempo a scaricare le colpe su qualcun altro piuttosto che a combattere il crimine".
22 ottobre. : Anton Lundin Pettersson, 21 anni, ha ucciso uno studente e un insegnante di sostegno nella Kronan School di Trollhätta. Vestito di nero e armato di spada e coltello, Lundin Pettersson ha aggredito gli studenti di origine straniera. È stato poi colpito a morte dal primo poliziotto arrivato sulla scena. Il primo ministro Stefan Löfven si è immediatamente recato a Trollhättan e ha condannato l'attentato, definendolo come un atto razzista e "un giorno nero per la Svezia". Si può dire che la sua presenza va considerata in netto contrasto con la reazione da lui avuta in seguito al duplice omicidio all'Ikea di Västerås, avvenuto il 10 agosto, quando non ha detto e non ha fatto nulla per sostenere le vittime.
22 ottobre. Mark Saliba, il maggiore di due fratelli sospettati di un triplice omicidio avvenuto a Uddevalla il 7 marzo, è stato condannato all'ergastolo, mentre il fratello più giovane è stato assolto. La corte ha stabilito che Mark Saliba aveva ucciso tre giovani: Rawand Aziz, 22 anni; Alaa Farraj, 21 anni e una 18enne. Sono tutti morti a causa di più colpi di armi fuoco sparati alla testa mentre erano stesi a terra. La ragazza, che era la fidanzata di una delle vittime, è stata probabilmente uccisa perché era una testimone. I fratelli Saliba, di origine libanese-siriana, hanno diversi precedenti penali.
22 ottobre. Per rendere gli studenti svedesi più aperti e accoglienti nei confronti dei migranti, una scuola di Östersund ha stipato 1.200 ragazzi di prima liceo in un container e ha detto loro di immaginare di essere "richiedenti asilo". "Prima pensavamo solo che venivano nel nostro paese", dice una ragazza in uno spot televisivo, "ma ora sappiamo quello che passano e quanti soldi devono sborsare." Malin Bäckström, che è il responsabile di questa esercitazione, secondo il quotidiano Östersunds-Posten, ha spiegato che il motivo per cui è stato fatto tutto questo è "offrire agli studenti i mezzi per prendere parte al dibattito e capire ciò che vedono in televisione e leggono nei giornali".
23 ottobre. Akram Ali, Yonés Hachimi e Mohamed Mesawe sono stati condannati per aver partecipato a un brutale stupro di gruppo ai danni di una ragazza svedese, avvenuto nell'area del parco sulla collina di Fåfängan, a Stoccolma. I tre giovani, che affermano di essere adolescenti, ma si rifiutano di dire da quale paese provengono, hanno visto la ragazza da sola e in lacrime a Stadsgårdskajen, poco dopo la mezzanotte, il 9 settembre. Le si sono avvicinati per chiederle se volesse aiuto e conforto, cosa che ha indotto la giovane a seguirli nell'area di Fåfängan, dove i tre vivevano in tenda. Poi, a turno, l'hanno violentata, picchiata e quasi strangolata. Dopo due ore, la ragazza è riuscita a fuggire e a fermare un autobus. Pur sconvolta e in lacrime, ella ha avuto la prontezza di prendere i preservativi usati dagli uomini durante gli stupri. Un agente di polizia con un cane poliziotto ha rintracciato rapidamente i tre giovani e li ha arrestati. Anche se il 5 novembre sono stati ritenuti colpevoli di stupro aggravato, la sentenza è stata clemente, e poiché si pensava che gli aguzzini avessero meno di 18 anni, sono stati condannati alla detenzione in riformatorio. Tra 6-9 mesi, torneranno a girare di notte per le strade di Stoccolma.
25 ottobre. Sheikh Abdulkadir Mumin, che vive da dieci anni a Gothenburg, ha giurato fedeltà allo Stato islamico. La notizia è stata diffusa dalla CNN, ma un documentario svedese lo mostrava nel 2001 mentre chiedeva che la figlia venisse sottoposta alla mutilazione dei genitali. Nel 2003, egli si trasferì a Londra e nel 2010 in Somalia. Mumin ha tessuto le lodi di Osama bin Laden e ha appoggiato al-Qaeda e al-Shabaab. Magnus Sandelin, autore del libro Jihadi Swedes in the Islamist Terror Networks (I jihadisti svedesi nella rete terroristica islamista), descrive gli sviluppi in Svezia riguardo ai jihadisti come inquietanti: "Oggi, il flusso è totalmente diverso rispetto a qualche anno fa, se si guarda al... numero di persone favorevoli ai movimenti radicali".
26 ottobre. Ancora una volta, un gruppo di richiedenti asilo si è rifiutato di traferirsi in nuovi alloggi. Questa volta, si tratta di un gruppo di 30 persone secondo le quali la struttura che li ospitava a Lima non era abbastanza "urbana". Dicevano di avere paura degli "animali selvatici della foresta".
26 ottobre. Il governo ha raggiunto un accordo con l'opposizione parlamentare in merito alle politiche in materia di immigrazione e i permessi di soggiorno temporanei, tra le altre cose. Ma le varie eccezioni a questa nuova regola sono così numerose che la maggior parte degli svedesi disapprova l'accordo. Sei svedesi su dieci ora vogliono che le norme sull'immigrazione siano più rigide.
26 ottobre. La polizia di Malmö è impotente davanti a una banda di criminali che ha assunto il controllo di un edificio residenziale. La banda vende droga in cantina e minaccia di uccidere il proprietario, Fredrik Malmberg. Le guardie di sicurezza hanno paura di sorvegliare l'edificio a cuasa delle minacce e l'ufficio postale non recapita pacchi ai residenti. L'edificio in questione si trova sulla Rasmusgatan Street, che è talmente infestata da criminali che anche la polizia sembra aver rinunciato a fare il proprio dovere. Erik Åberg, il comandante della polizia responsabile della zona, ha detto al sito web KIT che c'è un limite alla quantità di tempo che la polizia può investire in un unico indirizzo: "Anche se li arrestiamo, torneranno presto in strada".
27 ottobre. Il video di una canzone di tre anni fa lanciata dal programma della televisione pubblica svedese "Dilemman med Doreen" è diventato improvvisamente virale su Internet. In esso si vedono dei bambini svedesi biondi (e anche molti bimbi immigrati) che mostrano il dito-Tawheed, un gesto islamista che sta a indicare il concetto dell'unicità assoluto di Dio, che è diventato il simbolo più importante dello Stato islamico. I bimbi cantano, "Non c'è niente che si può fare...". Vedere i bambini svedesi cantare a favore della loro stessa estinzione religiosa ha turbato molte persone, che hanno dato voce al loro disgusto in vari forum su Internet.
27 ottobre. Da una serie di email trapelate è emerso che il dipartimento delle Finanze è alla ricerca di denaro che possa essere usato per finanziare i costi galoppanti dell'immigrazione di massa in Svezia. Tutti i dipartimenti governativi sono stati sollecitati a proporre "soluzioni concrete per le sovvenzioni ridotte, con valutazioni di impatto e misure di riduzioni dei costi, in modo che il governo possa decidere in merito. Le proposte potrebbero portare a una riduzione dei costi nel 2016 e/o nel 2017, ma sono anche bene accette le proposte che consentono di ridurre i costi in modo permanente".
27 ottobre. Il deputato Kent Ekeroth (dei Democratici svedesi) ha presentato una denuncia all'Ombudsman per la Giustizia contro l'Ufficio immigrazione e il suo direttore capo degli Affari giuridici, Fredrik Beijer. Secondo Ekeroth, l'Ufficio immigrazione ha ignorato la legislazione svedese relativa alla valutazione dell'età dei cosiddetti profughi bambini non accompagnati, che in molti casi sono in realtà "uomini di età compresa tra i 18 e i 40 anni". Anche se una legge che prevede che vengano effettuati test per stabilire l'età è sempre stata in vigore, l'Ufficio immigrazione non ha preteso tali accertamenti fino a questo autunno, e solo ora sta costringendo i "bambini" a dimostrare la loro età.
27 ottobre. Rapport, il notiziario della televisione pubblica svedese, ha rivelato che l'Ufficio immigrazione nel 2015 pagherà 1,4 miliardi di corone svedesi (160 milioni di dollari) per le strutture private che ospitano richiedenti asilo. Bert Karlsson, un ex magnate di una casa discografica, trarrebbe maggior beneficio, incassando quest'anno 190 milioni di corone (quasi 22 milioni di dollari). Nei primi anni Novanta, Karlsson era il leader di Nuova democrazia (Ny Demokrati), un partito contrario all'immigrazione, presente nel parlamento svedese dal 1991 al 1994. Adesso, però, egli si sta arricchendo grazie a una politica che un tempo avversava. Quando gli è stato chiesto se fossero i grandi profitti a indurlo ad aprire strutture finalizzate a ospitare i cosiddetti profughi bambini non accompagnati, Karlsson ha risposto: "Naturalmente. È una follia. Perché pensate che tutti i grandi investitori stiano facendo questo?"
27 ottobre. La Croce Rossa ha annunciato di aver istituito "un servizio di ascolto telefonico contro l'estremismo". La linea telefonica sarà attiva dal 16 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15. Il servizio è un progetto pilota che proseguirà fino a giugno 2016, dopodiché il governo deciderà se renderlo o meno permanente. L'ideatrice di questo telefono amico è Mona Sahlin, coordinatrice nazionale della lotta contro gli estremisti violenti. In un comunicato stampa, la Shalin ha detto: "Come coordinatrice nazionale, ho ravvisato la grande necessità di offrire un sostegno a chi è in stretto contatto con persone che sono coinvolte nell'estremismo violento. Può essere una madre, un fratello, un allenatore di calcio, un insegnante o un assistente sociale".
28 ottobre. Un immigrato clandestino di 24 anni del Nicaragua, che la l'estate scorsa ha brutalmente stuprato un ragazza 17enne in una stazione della metropolitana, è stato condannato a cinque anni e due mesi di reclusione. A parte lo stupro, l'uomo è stato anche condannato per rapina violenta ai danni di una donna di 39 anni. Verrà estradato dalla Svezia, ma sarà libero di tornarvi tra 15 anni.
Pur approvando gli articoli scritti da Ingrid Carlqvist e pubblicati finora qui sul sito, il Gatestone Institute non è più legato in alcun modo all'autrice.